Erano le 3:36 del 24 agosto del 2016, sei anni fa, e una scossa di terremoto di magnitudo 6.0 devastò i Comuni di Amatrice, Accumoli (Rieti) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Fu l’inizio di quella che l’Ingv definirà la sequenza sismica Amatrice-Norcia-Visso. L’epicentro fu tra Accumoli e Arquata del Tronto, due Comuni a pochi km tra Lazio e Marche.
Il bollettino fu tragico: 237 ad Amatrice, 51 ad Arquata (quasi tutte nella frazione di Pescara) e 11 a Accumoli. Incalcolabili i danni a case, edifici pubblici, imprese, strade, beni culturali non solo nei tre Comuni, ma anche nei centri vicini, e anche in Umbria (la stessa notte viene registrata una scossa di magnitudo 5.4 a Norcia) e Abruzzo.
Per i sfollati vennero messi a disposizione e accolti negli alberghi di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), lungo la costa adriatica.
Nella notte scorsa, ad Amatrice, si è svolta una veglia notturna in ricordo delle vittime, con la processione di una fiaccolata dal campo sportivo: 5 sono state le tappe, con la lettura delle 5 omelie scelte a suo tempo dal Vescovo di Rieti Domenico Pompili; quindi il ritorno al Campo sportivo dove dalle ore 3:36 sono stati letti i nomi delle vittime. “Come ogni anno anche questa volta, le due iniziative (fiaccolata e veglia) sono tassativamente interdette alla stampa”, ha ricordato il Comune.
Oggi, giornata di lutto cittadino, alle ore 10.30 sarà deposta una corona di fiori presso il Monumento ai caduti e alle 11 inizierà la messa al Campo sportivo, officiata dal vescovo Pompili. In rappresentanza del governo italiano sarà presente la ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa.