ARCE – Buongiorno Arce oltre ad avere ottenuto la modifica del regolamento per l’iscrizione all’asilo nido, raggiunge un altro soddisfacente risultato: approvazione all’unanimità della mozione presentata riguardante la condanna della negazione dei diritti civili e umani e, in particolare dei diritti delle donne, in Paesi come l’Iran e l’Afghanistan.
Nonostante il compiacimento per questo obiettivo raggiunto, Rosanova rimane perplesso e preoccupato in quanto durante quest’ultimo consiglio comunale dichiara, a seguito delle mie insistenti e continue richieste scritte e verbali, emerge una dichiarazione da parte dell’Ass. Proia, in nome della maggioranza, della non volontà a trasmettere in diretta streaming o attraverso canale YouTube (totalmente gratuiti) i consigli comunali. Ciò ovviamente non rispetta il principio di trasparenza per il quale fin dalla campagna elettorale mi batto.
All’atto pratico, il Comune di Arce NON deve essere una casa di vetro: è questa in sostanza la risposta della maggioranza del sindaco Germani ai miei assidui inviti in proposito, oltre che a modificare l’attuale regolamento comunale il quale, per rispettare il principio di trasparenza, prevede la trasmissione dei consigli via radio, quest’ultima, nonostante obsoleta non viene attuata. Ai cittadini viene pertanto negato il diritto al rispetto ditale principio, un handicap che si aggiunge a quello della mancanza di una corretta comunicazione ed informazione, a partire dal NON aggiornamento del sito web del comune. Mi domando: a chi giova tutto ciò? Non certo ai cittadini che dovrebbero essere costantemente informati delle iniziative dell’ente, conoscere realmente i fatti, ed in diretta assistere anche agli scambi di pensiero degli amministratori eletti riguardanti argomenti e problematiche trattati in consiglio. Per quale motivo questa amministrazione nega ai cittadini questo diritto? Come mai non si riesce ad affrontare e risolvere né i grandi né i piccoli problemi di Arce? Ad esempio, nell’ultima sede di consiglio ho chiesto: Come mai non si è ancora provveduto a stipulare un contratto di fitto con la ditta che si occupa dei servizi ambientali e che utilizza gratuitamente da ben due anni una proprietà comunale con la conseguenza di mancati introiti per le casse comunali? Perché la suddetta ditta presenta mensilmente una fattura e una nota di credito a favore dell’ente?
Come mai, per il periodo di dicembre si è deciso di noleggiare e non di acquistare tre casette di legno a un costo pari al prezzo di acquisto(€6000,00!!!) Perché tali casette sono state montate e impregnate dagli operai del Comune (e non della ditta proprietaria dei beni) e sono ancora lì ad occupare indebitamente il suolo pubblico? Per quale motivo non si è provveduto con una giusta donazione alla cessione di un immobile (casa canonica) alla Parrocchia dei SS. Apostoli Pietro e Paolo ma attraverso il riconoscimento di intervenuto usucapione, senza una sentenza che lo attesti, e con le relative spese legali? A queste interrogazioni presentate anche per iscritto, l’amministrazione tutta non ha dato risposte, rinviandole. In definitiva – conclude Rosanova – questa amministrazione procede senza una visione progettuale per la crescita del paese e senza grandi vantaggi per la comunità, anzi provocando una serie di danni come quelli che emergerebbero dai fatti descritti e verbalizzati dal mio insediamento ad oggi”.