ECONOMIA & FISCO – Impepata o spaghettino, comprare le cozze ora conviene

Dopo i rialzi del 90% negli ultimi 6 anni, calano i prezzi dei mitili

ROMA – Impepata o spaghettino, è il momento giusto per un bel piatto a base di cozze. E magari, complice la bella stagione, gustarlo in un ristorantino in spiaggia, di fronte al mare. Dopo i rialzi di circa il 90% negli ultimi sei anni, i prezzi dei gustosi mitili tornano a calare. Sono i dati sull’andamento dei costi dei beni alimentari diffusi settimanalmente da ‘La Borsa della Spesa’, il servizio per i consumatori italiani realizzato da BMTI e Italmercati Rete di Imprese, in collaborazione con Consumerismo No Profit.

IL MERCATO ITTICO E LA CARNE

Particolarmente consigliato l’acquisto delle cozze. Per questo prodotto la stagione produttiva sta andando particolarmente bene. Infatti, dopo i rialzi dei prezzi di circa il 90% avuti dal 2018 al 2023 – a causa dell’aumento dei costi di produzione sostenuti dagli allevatori- quest’anno si iniziano a registrare i primi cali con un prezzo medio intorno a 2,70 euro/Kg, a fronte dei 3,00 euro/Kg del 2023. Entra nel vivo la stagione delle alici con prezzi medi intorno ai 3,00 euro/Kg. Sono abbondanti e convenienti nei mercati i gamberi rosa il cui prezzo medio è sugli 8,00 euro/Kg, per il prodotto di dimensioni maggiori.
E dopo il fermo biologico (finito il 31 marzo scorso) è ricominciata la cattura di pesce spada, soprattutto nel Tirreno e in Sicilia. Questa settimana, il prezzo che si registra è intorno ai 15,00 euro/Kg. Per le carni, continua la fase di stabilità per la carne dei quarti anteriori di vitellone, con prezzi che vanno da 5,40 a 5,50 euro/Kg. Regolari anche i prezzi dei cosciotti di pollo, da 2,70 a 2,90 euro/Kg.

FRUTTA E VERDURA

Quanto alla frutta, sta finendo la produzione lucana e, in generale di tutto il sud Italia, di fragole che, al momento, sono intorno ai 3,00 euro/Kg. È iniziata, invece, la produzione del Trentino, che presenta una buona qualità e pezzi dai 6,00 ai 7,00 euro/Kg. Prezzi regolari per i limoni, da 1,30 a 1,50 euro /Kg la varietà Bianchetto siciliano che sta prendendo il posto del Primofiore. Ancora consigliati i meloni retati, la cui produzione siciliana ormai è affiancata da quella laziale e lombarda. Buona la qualità, favorita dal clima, e prezzi che vanno da 1,50 euro/Kg per il calibro piccolo fino a 2,20 euro/kg per il calibro maggiore. Ancora alti, invece, i prezzi dei meloni lisci, da 2,50 a 3,00 euro/KG. Tra gli ortaggi, questa settimana sono consigliati i pomodori, i cui prezzi sono crollati mediamente su 1,20 euro/Kg per i Piccadilly, sotto ai 2,00 euro/Kg per i Ciliegino e sui 2,50 euro/Kg per i Datterino. La causa di questi ribassi è da attribuirsi ad un calo della domanda in un momento in cui la produzione è molto abbondante. Il clima favorevole sta facendo aumentare anche la produzione di cetrioli il cui prezzo medio si attesta su 0.90 euro/Kg. Abbondanti e convenienti anche le melanzane, intorno a 1,00 euro/Kg.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

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