ARCE – Macigno piomba in giardino. Un masso di diverse tonnellate precipita a valle dalla roccia che sovrasta il paese

Tragedia sfiorata. Un albero e un serbatoio dell’acqua ne hanno frenato la spaventosa corsa. Danni notevoli e tanta paura

ARCE – Tragedia sfiorata in via Monsignor Antonio Marciano, a pochi passi in linea d’aria dalla Casilina. Domenica pomeriggio, intorno alle 17, mentre imperversava la pioggia, un grosso masso di alcune tonnellate, staccatosi dalla roccia che sovrasta il paese, è precipitato a valle finendo la corsa vertiginosa, in ripida discesa, a pochi metri da un’abitazione.

Dopo aver divelto un albero ad alto fusto e letteralmente schiacciato un grosso serbatoio dell’acqua, l’enorme masso ha arrestato la sua corsa procurando però gravi danni alle piante del giardino.

Grande spavento, quindi, dei residenti in zona, che superato l’attimo di smarrimento e di paura hanno provveduto a informare le autorità competenti, il sindaco Luigi Germani, i responsabili dell’ufficio tecnico comunale e la Protezione civile. Del resto la situazione di grave disagio e, soprattutto, di emergenza richiedono ora un intervento efficace e tempestivo.

Il pericolo di frana era già stato annunciato e segnalato nel 2017 al Comune di Arce, a quello di Roccadarce e al locale comando dei carabinieri. La raccolta di firme tendeva a informare le autorità competenti del pericolo riconducibile alla friabilità della roccia, un problema già riscontrabile in località Costarelle-Piscio dell’Arca Santa Maria dello Stincone.

Ma mentre il Comune di Roccadarce, dopo un accurato sopralluogo, a suo tempo ha provveduto a isolare il complesso franoso con una spessa rete metallica, il Comune di Arce ancora non ha provveduto a proteggere il tratto roccioso da possibili smottamenti. E così, purtroppo, è accaduto il temuto distacco del pesante macigno che, nella corsa, ha generato un forte boato tanto che i residenti hanno creduto si trattasse di una scossa di terremoto. Stante così l’attuale situazione, i cittadini firmatari delle petizioni chiedono immediatamente di mettere in sicurezza la fascia collinare insieme alla rimozione del pesante macigno, anche per alleviare le preoccupazioni dei tanti residenti che temono la caduta di altri massi.

Da Ciociaria Editoriale Oggi – Giuseppe Casciano

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