ARCE – «Serena è in mezzo a noi». Il paese abbraccia la famiglia. Piazza piena per ricordare la studentessa uccisa. Una manifestazione corale di vicinanza. E una richiesta di giustizia

ARCE – Presenti la sorella Consuelo, la cugina Gaia e i consulenti Bruzzone e Reggimenti.

Parole, musica, danza, arte e il forte desiderio di ricordare Serena Mollicone, il suo sacrificio impunito, la richiesta di giustizia che ancora oggi, a distanza di ventuno anni da quell’orribile delitto, la sua morte ci consegna.

In tanti hanno preso parte domenica alla manifestazione per ricordare Serena. Un evento fortemente voluto dalla cugina della studentessa arcese, Gaia Fraioli, che ha visto il mondo associativo scendere in campo e gridare a gran voce “aspettiamo giustizia per Serena”.

Band, artisti, familiari di vittime di violenza, cittadini arcesi e non solo, si sono stretti attorno a Consuelo Mollicone, sorella di Serena, per esprimerle una vicinanza tangibile con la presenza e con messaggi video. Dal palco allestito in piazza le istituzioni, i centri antiviolenza e personaggi di spicco come la criminologa Roberta Bruzzone e il medico legale Luisa Regimenti, consulente della parte civile al processo, hanno espresso il loro sostegno alla famiglia Mollicone.

La figura della giovane è stata tratteggiata dalle prime ore del pomeriggio con l’apertura della manifestazione che ha visto diverse bande musicali esibirsi nel tragitto dai “Giardini di Serena” alla piazza centrale del paese dove era stato collocato un quadro, realizzato dall’artista Federica Carducci, raffigurante la giovane studentessa di Arce e vicino un’installazione con il suo clarinetto. Al termine dell’evento, l’opera è stata donata alla sorella di Serena.

«Siamo felicissimi della riuscita della manifestazione – ha detto Gaia Fraioli -. Abbiamo ricevuto tanto aiuto dalle associazioni di Arce e della zona. Per noi tutti Serena vive, lei è in mezzo a noi».

Da Ciociaria Editoriale Oggi – Enrica Canale Parola

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